Re-Musk

in Olio di Balena2 days ago

Qualche giorno fa sono usciti i dati del primo trimestre 2025 di Tesla. I primi da quando il suo dominus è entrato in politica con Donald Trump.

Dire che è un disastro è poco, -71% di utile netto e se non ci fosse l'unione europea con i green credits cedibili, una boiata che solo noi ci potevamo inventare. In pratica Tesla non producendo auto a combustione, è piena di questi "crediti verdi" che può vendere alle case automobilistiche che continuano a produrre endotermiche, al fine di stare dentro determinati parametri e non vedersi appioppare multe.

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Ecco se non ci fosse questo "tesoretto" le cose andavano malissimo. Il crollo è dovuto al suo CEO e alle sempre più sconclusionate manovre politiche del DOGE. Ad aggiungere il quadretto poco edificante i noti Dazi di Trump.

Negli States la Tesla è passata da simbolo nazionale a simbolo di disprezzo. Tanto che molte auto vengono vandalizzate, e i poveri proprietari hanno dovuto ingegnarsi con cose assurde, tipo cambiare il logo con quello dell'Audi oppure mettere un vistoso adesivo con scritto "l'ho comprata prima che Musk entrasse in politica".

Capite che davanti ad una situazione paradossale come questa, la Tesla non la compri manco da usata. In Europa non c'è un sentiment aggressivo, per cui le auto non vengono vandalizzate, ma allo stesso tempo le vendite sono collassate a causa di quello che Musk come persona rappresenta.

Si potrebbe dire una picconata, non dico letale, ma pesantissima al famoso green deal. Le vendite di auto elettriche in Europa sono a livelli ridicoli, e il 70-80% erano Tesla.

Riguardo ad Elon Musk, dopo i disastrosi dati del trimestre ha annunciato di lasciare il DOGE. Per "tornare alle auto", come dire "scusate ho scherzato, torno a fare quello di prima". Cosa che oramai era scontata, licenziare personale statale ad ondate non ti porta certo consenso.

Ora però arriva la parte interessante, cioè Elon in questi anni si è costruito quella figura di Guru Tech di cui Steve Jobs a modo suo è stato il capostipite, e a cui per certo ha tratto ispirazione. Il problema è che quella sorta di aurea carismatica è un sentiment che non compri al supermercato. Una volta persa non la ricostruisci. Certo al prossimo speech avrà la platea comprata a cui verrà chiesto di fare i gridolini di euforia paradossa, ma la gente, specie quella di cultura anglosassone, non dimentica.

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Bah, sinceramente, io cerco sempre di evitare pensieri complottisti, ma in questa situazione è veramente difficile non cascarci. La prima impressione è che sti geni tutto stanno facendo, tranne che gli interessi di chi li ha votati.
La cosa allucinante è che nonostante tutto hanno ancora parecchio seguito (mi riferisco più che altro a trAmp non Musk visto che quest'ultimo non era manco un candidato). Sono senza parole

in realtà le manovre di trump sono persino semplici da spiegare. Gli states sono messi male con il decifit pubblico, persino più di noi anche se può sembrare strano. Ma hanno sempre avuto un asso nella manica, l'enorme mercato interno. Il casino è che nell'era moderna è tutto global, quindi come da noi si è persa molta produzione attiva, le fabbriche per capirsi. Lo schema dei dazi in linea teorica favorirebbe i produttori interni. Ma questo sarebbe stato vero 40 anni fa, non oggi, queste manovre sconclusionate rischieranno di aumetare il disavanzo e di conseguenza il debito pubblico andrebbe a livelli insostenibili. Si stanno letteralmente auto-sabotando da soli.